Ho sempre avuto dei gatti e l’idea di prendere un cane ha suscitato lo stupore generale in famiglia. Il mio primo cane è stato un Chow Chow ed è arrivato una decina di anni fa.

 

È purtroppo venuto a mancare prematuramente. Dopodiché è arrivato dal Grigioni Dodo (frutto di una scappatella tra una pastore bergamasco e un border collie).

 

Con lui ho cominciato, dopo i corsi cuccioli e cuccioloni, a frequentare corsi più impegnativi come ad esempio la disciplina cane sanitario (Ricerca di Superficie) e da lì è partita anche la mia formazione teorico/pratica. (vedi percorso formativo)

 

Assieme a Dodo abbiamo accumulato esperienze e sperimentato molte discipline per scoprire insieme quali erano le nostre preferenze. Senza però mai abbandonare il lavoro di fiuto che abbiamo approfondito ampiamente.

 

Durante la pandemia ho scoperto, grazie alla Federazione Italiana Sport Cinofili ed in particolare al Responsabile Nazionale di dipartimento Marco Chiaro, il mondo della Rally-Obedience. 

 

Il bello di questa disciplina è che aiuta a migliorare la relazione tra il cane e il suo «umano».

 

Il binomio impara a conoscersi sempre meglio attraverso il gioco e l’attenzione reciproca.

 

Si tratta di una disciplina divertente ed accessibile a tutti; dà priorità alla collaborazione sul percorso piuttosto che alla precisione nel compiere gli esercizi, aumentando man mano il livello di difficoltà.